CAGLIARI. Quando mancano pochi mesi alle elezioni regionali in Sardegna qualcosa sembra sbloccarsi: la coalizione che comprende le forze di centrosinistra, ma anche quelle indipendentiste insieme al Movimento 5 Stelle, sembra decisa sul nome comune da presentare agli elettori. Il candidato è la pentastellata Alessandra Todde, nome che raccoglie un alto consenso secondo gli ultimi sondaggi, e che potrebbe essere ufficializzata dalla prossima settimana.
La Todde piace ma non convince, soprattutto nelle fila di Progressisti e i movimenti indipendentisti. La critica più grande all'ex vice ministro dello Sviluppo economico di Draghi è che il suo nome sia il prodotto di un accordo romano tra Partito democratico e M5S.
Per questo, alla vigilia della possibile ufficializzazione di Todde, c'è chi ancora chiede le primarie, come i Progressisti e Liberu. Confermano, invece, i loro appuntamenti in giro per la Sardegna altri due possibili candidati: l'ex presidente Renato Soru e il sindaco di Quartu Graziano Milia.
Ma se per il centrosinistra sembra fatta, seppur con qualche incognita, dall'altra parte della barricata sembra, per ora, tutto in stallo: il centrodestra dovrà scegliere tra Christian Solinas, presidente uscente, che vorrebbe dare continuità al suo operato con ulteriori 5 anni, e il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, disponibile a candidarsi dopo la convention al Poetto di Fratelli d'Italia. Spunta però un'alternativa: il Partito Sardo d'Azione, nel caso Christian Solinas non riuscisse a mettere d'accordo la coalizione, potrebbe proporre un altro candidato e mantenere così una trazione sardista all'alleanza del centrodestra.