BOLOTANA. Si faceva i selfie accanto alle salme, in pose bizzarre, vicino a bottiglie di birra o sigarette. Questa è l'accusa che ha portato al processo per Mirco Campus, 48 anni, operaio di Bolotana a cui nel 2018 era stato affidato un lavoro particolare: quello di fotografare le salme estumulate per il riconoscimento dei parenti che avrebbero dovuto decidere se cremare il corpo o dargli la sepoltura a terra. La vicenda è raccontata oggi sui quotidiani cartacei sardi. Era il 2018 e il Comune infatti doveva recuperare nuovi spazi in cimitero.
Durante il lavoro però Campus si era fatto qualche scatto (con due salme in particolare) a dir poco fuori luogo, in cui ridicolizzava i defunti. Selfie che non avevano fatto tardi a circolare nel paese. Aveva sistemato il corpo di un anziano seduto nella bara con una bottiglia di birra, e in un altro caso si era fatto immortalare accanto alla salma di una donna, piazzata quasi in piedi e con una sigaretta in bocca.
Le foto finirono anche sul cellulare di un assessore che denunciò tutto e da lì partirono le indagini dei carabinieri. Per l'uomo scattò l'accusa di vilipendio.
Ieri al palazzo di giustizia di Oristano l'apertura del processo con i primi testimoni: altri, citati dalla difesa, verranno ascoltati il prossimo 3 novembre.