ALGHERO. Si era immerso con la maschera nelle acque della spiaggia del Lazzaretto, ad Alghero, e sicuramente non pensava di tornare a riva con due reperti archeologici. E' capitato domenica a un bagnante che ha portato in spiaggia un'anfora tra lo stupore delle persone presenti. Tra queste c'era anche un'archeologa della Soprintendenza di Sassari e Nuoro, Gabriella Gasperetti, che si è preoccupata di riporre quanto scoperto di nuovo in mare.
A raccontarlo è lei stessa su Facebook dopo che la notizia è rimbalzata sul gruppo pubblico, con oltre 8mila persone, 'Alghero punta Giglio': "Stamani mi trovavo a Lazzaretto per un bagno con la mia famiglia, come spesso accade. Un pescatore sportivo al rientro ha portato in spiaggia due reperti archeologici. Mi sono qualificata con tesserino ministeriale e carta di identità. Ho spiegato al signore cosa prevede il codice dei beni culturali e del paesaggio in merito di ricerche archeologiche e ritrovamenti. Ho spiegato - prosegue - che non è possibile prelevare reperti archeologici di proprietà dello Stato, come sono tutti quelli sul fondale marino. Appurata la buona fede del privato cittadino ho lasciato in acqua i reperti prima di portarli al centro di restauro della nostra soprintendenza dove saranno trattati adeguatamente per la loro conservazione, in quanto il prelievo non autorizzato, oltre a poter avere risvolti di carattere penale, espone al rischio di distruzione gli oggetti imbibiti di sali, come quelli subacquei".