TRAMATZA. I comitati territoriali sardi contro l'eolico hanno chiamato a raccolta sindaci e cittadini, tutti uniti contro l'eolico nell'assemblea pubblica che questa mattina ha visto centinaia di persone arrivare a Tramatza, nel centro servizi sulla statale 131. Grande partecipazione di manifestanti, pronti a dibattere sull'esigenza di un intervento immediato della Giunta regionale per fermare l'assalto ai territori sardi: presente anche il sindaco di Villanovaforru Maurizio Onnis, tra i primi a portar avanti la battaglia.
L'installazione delle pale eoliche nel territorio sardo per i manifestanti "deturperebbe il paesaggio, ne sarebbe devastata anche la macchia mediterranea e l’habitat di decine di uccelli ed altri animali selvatici".
I prossimi passi? "La creazione di un documento unitario che metta insieme i comitati e permetta di fare una richiesta univoca alla politica", dice il sindaco di Villanovaforru Onnis, "e poi la richiesta di una moratoria alla Regione per l'installazione di grandi impianti di produzione di energia di fonte rinnovabile". "Noi di Villanovaforru e i territori vicini stiamo lottando contro 3 progetti per installare 28 pale eoliche, sufficienti a produrre una quantità di energia enorme, molto oltre il fabbisogno di tutti questi paesi: progetto per il quale non è stato chiesto nessun parere alla comunità locale".