CAGLIARI. Non è passato inosservato alla Guardia di finanza un peschereccio molto vicino alla costa della nota località turistica Cala Cipolla, a Domus de Maria, abbandonato da 18 migranti di nazionalità tunisina fermati subito dopo lo sbarco.
Il personale delle fiamme gialle ha ricostruito un’ipotesi di traffico illecito di esseri umani, individuando in 3 dei 18 migranti giunti a terra i presunti responsabili di aver organizzato ed eseguito la traversata dalle coste tunisine alla Sardegna. Le indagini hanno appurato che il peschereccio, di legno e lungo circa 9 metri, sarebbe stato impiegato dai 3 tunisini arrestati per trasportare gli altri connazionali, tutti fermati in spiaggia e condotti al centro di prima accoglienza di Monastir.
A far saltare lo sbarco a Cala Cipolla sarebbe stata l’incapacità di rimettere in moto il peschereccio a causa di problemi tecnici al motore, costringendo i 3 arrestati, alla vista delle forze di polizia a terra, ad abbandonare l’imbarcazione dopo un maldestro ancoraggio.