CAGLIARI. "Non risulta in alcun modo che che vi siano bambini in attesa da mesi e neanche da un giorno".
Lo fa sapere la Asl di Cagliari con una nota, dopo la denuncia dei genitori dei piccoli pazienti del reparto di oncoematologia pediatrica dell'ospedale Microcitemico (QUI LA NOTIZIA).
"All'esito della riunione avvenuta oggi alla presenza dell'Assessore regionale alla Sanità, dei Direttori Generali della ASL n. 8 di Cagliari e dell'Arnas Brotzu e dei professionisti competenti in materia, si è rilevato che nessuna richiesta è stata comunicata dalle strutture della Asl di Cagliari e del Brotzu dal 23 di giugno a ieri, salvo alcune richieste inviate questa mattina.
Ad oggi i percorsi assistenziali pattuiti dalle due Aziende sanitarie stanno garantendo l'erogazione delle prestazioni senza alcuna interruzione.
Nella giornata odierna l'assessore ha impartito indicazioni circa la semplificazione delle procedure di prenotazione delle prestazioni che l'Arnas Brotzu eroga alla Asl di Cagliari, al fine di renderle più snelle e semplificate.
La Direzione della Asl di Cagliari raccoglie le preoccupazioni della rappresentante dell'Associazione dei genitori dei bambini di oncoematologia pediatrica che riferisce alla stampa notizie errate, in quanto - come affermato dalla stessa dottoressa Rosamaria Mura, Direttrice dalla Struttura Complessa di Oncoematologia Pediatrica del PO Microcitemico - "non risulta in alcun modo che che vi siano bambini in attesa da mesi e neanche da un giorno".
Pertanto, si rassicurano le mamme dei piccoli pazienti che la notizia divulgata a mezzo stampa é falsa e che il Servizio sta procedendo con le consuete attività assistenziali.
Si coglie l'occasione per ringraziare tutti gli operatori del presidio per l'impegno profuso".
Intanto - sulla questione - arriva anche il commento dell’assessore della Sanità, Carlo Doria, che parla di "false dichiarazioni" e attacca: "Risulta opportuno precisare che le suddette dichiarazioni sono state diramate sotto la diretta responsabilità degli stessi autori, motivo per il quale questi uffici hanno già aperto un’indagine interna per individuare i responsabili, poiché tali dichiarazioni ledono l’immagine aziendale in quanto non corrispondenti al vero, generando altresì panico tra i pazienti ed i loro familiari", scrive su una nota.
"Oggetto della riunione di oggi è stato l’organizzazione del servizio di anestesia pediatrica del Microcitemico che viene garantito da un nucleo di tre anestesisti dell’ASL 8 e dagli anestesisti dell’Arnas grazie ad un apposito accordo inter-aziendale”, si legge.
“Risulta utile sottolineare che, ad oggi, ogni procedura richiesta che vada dalla semplice consulenza clinica ad una procedura chirurgica più o meno invasiva, necessita di essere tracciata dal sistema informatico aziendale per le implicazioni medico-legali correlate. Sfruttando appunto i dati informatici delle consulenze anestesiologiche richieste relative alla rimozione dei cateteri venosi centrali abbiamo potuto constatare che le ultime richieste relative a quattro piccoli pazienti risultavano effettuate in data 20.06.2023 ed espletate la settimana successiva in regime programmato di elezione. Desta quindi meraviglia come un argomento del genere possa essere diventato un 'caso' attenzionato dagli organi di stampa regionali, ingenerando discredito a scapito dell’amministrazione ospedaliera e nei confronti degli operatori sanitari, procurando inoltre un allarme ingiustificato nella popolazione i cui effetti saranno valutati nelle sedi opportune.
L’incontro di oggi ha permesso tra l’altro di chiarire meglio i rapporti fra le due aziende (Asl 8 e Arnas) finalizzati anche a programmare una formazione continua nelle tecniche di anestesia e rianimazione pediatrica, consentendo inoltre una facilitazione del percorso di questi piccoli pazienti abolendo alcuni passaggi burocratici per facilitare una presa in carico più veloce da parte degli anestesisti.
Questo assessorato ritiene fondamentale il diritto di critica, fulcro essenziale dei rapporti che intercorrono tra le diverse istituzioni, gli organi di stampa ed i cittadini: non è ammessa, tuttavia, qualsivoglia dichiarazione mendace, atta a creare allarmismo, completamente discostata dalla realtà e che, come già anticipato nella presente nota, sarà oggetto di opportuna verifica”, conclude l’assessore Doria.
La reazione della presidente dell'associazione Asgop, dei genitori dei bambini di oncoematologia pediatrica, Francesca Ziccheddu, non si è fatta attendere. Ha scritto una lunga nota sui social pubblicando gli screen shot dei messaggi ricevuti dai genitori dei bambini.
"Leggo con orrore la nota stampa della ASL di Cagliari a seguito della riunione avvenuta alla presenza dell'assessore. La nota termina rassicurando le mamme dei piccoli pazienti che la notizia divulgata da loro stesse, che hanno i bambini a casa, con questo caldo soffocante, in attesa di rimuovere il catetere che potrebbe provocare delle infezioni, è falsa e che noi genitori di conseguenza saremmo dei bugiardi", scrive.
"Dunque gli anestesisti della ASL hanno fatto un esposto per niente, non avevano nessun motivo? Il primario dottor Bianciardi si è dimesso per niente? (Stima e solidarietà assoluta per i professionisti che suppliscono alle falle di questa disorganizzazione con grande serietà e senso di responsabilità).
Ci saremmo aspettati una riunione seria dove si affrontasse una volta per tutte l'organizzazione di un meccanismo che non è "che si inceppa" come dice l'assessore, ma è un meccanismo che non gira e non potrà mai funzionare perché manca dei pezzi essenziali per farlo. Manca dei professionisti pediatrici con formazione certificata necessari per la cura dei nostri piccoli pazienti che affrontano una malattia complessa non cronica, dove tutto è in emergenza. Per questo le rimozioni dei cateteri vengono sempre in coda rispetto agli esordi di malattia, ad uno shock o ad un catetere che si sfila.
Oggi sono andati semplicemente a caccia di responsabili, quando gli unici responsabili sono i consiglieri regionali che hanno votato lo scorporo del Microcitemico dal Brotzu senza nessuna riprogrammazione, privandolo della rete assistenziale pediatrica necessaria al buon funzionamento. Il centro trapianti chiuderà con l'audit di settembre in queste condizioni.
Chiaro che adesso le procedure verranno fatte. Ma questo è il prezzo da pagare quando si denuncia un problema da risolvere: che noi ne usciamo da bugiardi".
- Redazione
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