CAGLIARI. "Le cure sono un diritto. Il cancro non va in vacanza".
È solo uno dei tanti slogan dei rappresentanti sindacali dell’Usb sanità che stamattina si sono riuniti (in concomitanza con altre 20 città italiane) di fronte all’ospedale oncologico di Cagliari per protestare contro le lunghe liste d’attesa per i pazienti che devono essere operati per un tumore, contro i tagli e in difesa del diritto alla salute.
A Cagliari denunciano una situazione drammatica. Il servizio di radioterapia del Businco è stato ridotto per un ammodernamento dei macchinari, alcuni reparti sono chiusi, come l’ala D dell’ospedale e 14 posti letto sarebbero stati soppressi.
Significa che i pazienti “devono arrangiarsi e trovare un posto per curare il cancro”, lamentano i manifestanti che temono uno smantellamento dell’ospedale Businco.
Poi fanno un appello rivolto alla Regione chiedendo più rispetto per i pazienti sardi.