CAGLIARI. Sarebbe dovuto entrare in carcere ai primi di maggio per scontare una condanna definitiva a 4 anni e 9 mesi per aver partecipato ad alcune sevizie attuate con un bastone nei confronti di un compagno di cella quando, ancora minorenne, era nell'istituto penale per minori di Quartucciu. Dopo la sentenza però si era reso irreperibile, riuscendo a muoversi liberamente per tutta la Sardegna.
A tradirlo però sono stati i social: su Facebook il ragazzo, G.F., quasi ventiquattrenne e originario di un piccolo paese del Logudoro, aveva infatti decantato il suo stato di latitanza: “Sono un latitante haahaha…”, aveva scritto nella descrizione del suo profilo, e alla voce soprannomi si era ribattezzato “Totò Riina”.
Nonostante le espressioni di scherno, i Carabinieri di Ozieri si erano subito messi all’opera per rintracciarlo, individuando Olbia quale possibile nascondiglio del giovane ricercato. Per diversi giorni, in maniera discreta, sono iniziati gli estenuanti servizi di osservazione, che hanno coperto l’intero quadrilatero ricompreso tra Via San Simplicio – Corso Vittorio Veneto – Via Brigata Sassari – Via Enrico Toti, una vasta porzione di territorio urbano, caratterizzata da un costante viavai di persone e di mezzi che aveva reso ancor più difficoltosa ogni verifica.
Dopo ore di osservazione, però, sono riusciti a individuarlo: era da solo, incappucciato con una felpa. Raggiunto, il ragazzo ha cercato di dissimulare la propria identità, ma è stato subito scoperto dal Comandante della Stazione del suo paese d’origine che lo ha riconosciuto chiamandolo per nome e mettendogli le manette ai polsi.
Condotto a Ozieri nella sede della Compagnia locale Carabinieri, dopo le formalità di rito e gli avvisi di legge, il giovane ricercato è stato definitivamente trasferito in carcere a Bancali per iniziare a scontare la sua pena.