CAGLIARI. Dovrebbe essere la festa dei lavoratori invece per gli operai della Portovesme srl oggi è un giorno triste. Due giorni fa la Glencore, società che controlla gli stabilimenti di Portovesme e San Gavino, ha annunciato la fermata della fonderia di San Gavino e lo stop della produzione del piombo. Nonostante le ultime dichiarazioni dell'ad della Portovesme srl, Davide Garofalo, che ha ribadito la volontà della Glencore di investire in Sardegna, oggi gli operai non intravedono prospettive.
"Considerato che oggi primo maggio festa dei lavoratori dovrò festeggiare insieme ad acuni colleghi che come me, da questo momento possono ritenersi disoccupati, considerato anche che questi indumenti non potrò più indossarli, gradirei fare un brindisi alla salute mia e di questi ragazzi che condivideranno con me questa brutta condizione venutasi a creare". Sono le parole di un dipendente della Portovesme, Sandro Scano, condivise sul gruppo Facebook 'Portovesme-Sulcis Iglesient' che da mesi raccoglie le rivendicazioni degli operai. "Ovviamente - prosegue - il brindisi sarebbe bello poterlo fare con il sangue di chi ci ha portato ad essere dopo anni di duro lavoro nuovamente in una situazione indegna, perché non poter comprare il pane questo è, indegno per chiunque abbia voglia e forza per andare a lavoro".