UTA. È avvolta nel mistero la morte nel carcere di Uta di Angelo Frigeri, il quarantenne condannato all'ergastolo per aver sterminato a Tempio Pausania, il 15 maggio del 2014, la famiglia Azzena, al termine di una rapina finita male: erano stati uccisi Giovanni, 50 anni, titolare di un negozio di calzature, la moglie Giulia Zanzani, 46, e il piccolo Pietro, 12 anni. Frigeri era stato trasferito pochi giorni fa dal carcere di Badu'e Carros, dopo essere stato trovato in possesso di uno o più telefonini. Lo stesso istituto penitenziario dove ormai più di un mese fa è evaso Marco Raduano, il boss della mafia pugliese (QUI LA NOTIZIA).
Frigeri, il giorno prima di Pasqua, è stato trovato morto nella sua cella: si sarebbe impiccato creando un cappio nel suo letto con i lacci delle scarpe. Sull'episodio è stata aperta un'indagine e disposta un'autopsia.
Ora si cercano collegamenti tra la morte del killer di Tempio e la fuga dal penitenziario nuorese di Raduano.