CAGLIARI. Sta facendo discutere la decisione di sospendere per 20 giorni Marisa Francescangeli, maestra nella scuola primaria di San Vero Milis, che ha fatto recitare un'Ave Maria e un Padre Nostro in classe agli alunni durante una sostituzione di una collega nell'ultimo giorno prima delle festività natalizie del 2022.
L'insegnante, intervistata sulle pagine dell'Unione Sarda di oggi, ha raccontato di essere rimasta sconvolta della sospensione e di avere già pronto il ricorso.
Sulla vicenda interviene anche Ugo Cappellacci, Presidente della Commissione Affari Sociali e Salute della Camera dei deputati, che annuncia la presentazione di un’interrogazione sulla questione al Ministro della Pubblica Istruzione.
“Se le cose sono andate come descritto dai media, la sospensione della maestra per una preghiera è un caso grave di integralismo laico”, dice.
“Si moltiplicano gli episodi – osserva Cappellacci - che danno la sensazione di una scuola vista quasi come una succursale delle sezioni di partito, luogo dominato dall’ideologia, intollerante verso ogni forma di espressione che non sia quella del ‘catechismo laico’ o, meglio, ‘laicista’. Ora dall’intolleranza politica si arriva addirittura a quella religiosa. Si tratta di una minoranza, che non cancella il lavoro di tanti docenti e presidi liberi da condizionamenti, ma che purtroppo prevale con metodi che appaiono lontani anni luce dalla democrazia". Poi la provocazione: "Per coerenza invitiamo gli autori di questo singolare provvedimento a rinunciare alle vacanze di Pasqua”.