CAGLIARI. Il centrodestra respinge la mozione di sfiducia dell’opposizione contro Christian Solinas ma in Consiglio regionale sul presidente della Regione arriva il fuoco amico di Forza Italia.
Al governatore sardo arrivano chiari segnali di insoddisfazione dai consiglieri forzisti. A criticare l’azione del presidente della Regione è stata l’ex assessora regionale al Lavoro Alessandra Zedda e il collega Marco Tedde. Entrambi hanno chiesto un cambio di passo nell’azione della Giunta con un’accelerata significativa a un anno dalla fine della legislatura.
“Siamo coerenti con questa maggioranza e questa Giunta - ha premesso Zedda - ma ci sarebbe piaciuto che Solinas ci coinvolgesse per tempo sul tema dell’autonomia differenziata e dell’insularità. Non abbiamo gradito neanche la giustificazione del poco tempo a disposizione. Serve un’accelerazione significativa in diversi settori, il tempo a disposizione non è più quello di cinque anni fa”. Tedde ha invece chiesto al governatore la nomina di un team di esperti di diritto da affiancare a consiglieri regionali e parlamentari sardi per l’attuazione del principio di insularità.
"Questa mozione non sarà bocciata per meriti miei o di questa maggioranza, ma perché si è trovata davanti la peggiore minoranza della storia autonomistica", ha replicato il presidente della Regione Christian Solinas in Aula, "il dibattito ci ha restituito la portata strumentale della mozione di sfiducia".
"Sono rinfrancato perché governeremo per altri quindici anni, considerato che ci ritroviamo dinanzi a un’opposizione senza alcun progetto", ha attaccato Solinas.
A portare in Aula la mozione di sfiducia, bocciata con 36 voti contrari, 21 a favore e 1 astenuto, erano state le forze dell’opposizione per protestare contro la mancanza di confronto politico da parte della Giunta sul disegno di legge che approva l’autonomia differenziata per le Regioni a statuto ordinario. A quella contro il governatore si è poi aggiunta anche un’altra mozione annunciata dalla consigliera del Movimento 5 Stelle Desirè Manca questa volta contro l’assessore alla Sanità Carlo Doria. All’origine di questa seconda mozione c’è il mancato invito dei consiglieri di opposizione del nord Sardegna a un incontro con i vertici di Azienda ospedaliera universitaria e Asl sulla sanità.