CAGLIARI. In Sardegna si celebra oggi, 24 febbraio, la prima Giornata della donazione e del trapianto di organi e tessuti. Per l’occasione sono stati consegnati speciali riconoscimenti alle famiglie delle persone che hanno deciso di donare, dimostrando coraggio e altruismo verso il prossimo. Alla cerimonia il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, il dottor Lorenzo d’Antonio, direttore del Centro regionale trapianti, e il presidente dell’associazione dedita alla sensibilizzazione sui trapianti “Prometeo Sardegna”, Giuseppe Argiolas. La data scelta per la ricorrenza, il 24 febbraio, ha un forte valore simbolico, è lo stesso giorno in cui nel 2004 persero la vita in un tragico incidente aereo il dottor Alessandro Ricchi, il tecnico Gian Marco Pinna e il dottor Antonio Carta, mentre trasportavano un cuore da trapiantare.
Secondo il Centro Nazionale Trapianti dell’Istituto Superiore di Sanità, sebbene in Italia sia salito dell’1,4% anche il numero dei donatori di organi per milione di popolazione (PMP) rispetto all’anno precedente, nella nostra regione la percentuale è scesa del 3,3%. Invece, il dato riferito ai trapianti ci indica che in Sardegna sono stati effettuati 75 trapianti, da donatori deceduti (+0,7% rispetto al 2021) e viventi, che si inseriscono nei 3.887 complessivi del nostro Paese, confermando un incremento nazionale del 2,5%. Tuttavia, nonostante l’ultimo anno siano saliti del 17,9% i trapianti di polmone (solo 1 dei 138 complessivi effettuato in Sardegna), del 5,6% i trapianti di fegato (33 dei 1474) e dello 0,8% i trapianti di cuore (7 dei 254), è calata a -29,6% la percentuale dei trapianti di pancreas (0 in Sardegna) e a -0,2% quella di rene (34 dei 2038).