CAGLIARI. “Molte delle persone longeve della Sardegna vivono in terreni montuosi, dove cacciano, pescano e raccolgono i propri alimenti, come il latte di capra, il pecorino, l'orzo e le verdure dell'orto”.
Lo sostiene uno studio pubblicato sul Washington Post che indaga sulle cause della longevità in Sardegna e le altre Blue Zone del mondo, la Penisola Nicoyan in Costa Rica, Loma Linda in California, le isole di Okinawa in Japan, la Barbagia di Seulo in Sardinia e Icaria in Grecia.
I ricercatori hanno identificato queste cinque zone nel mondo in cui le persone hanno un'aspettativa di vita eccezionalmente lunga, spesso fino a 100 anni o oltre.
"Vuoi avere un lunga vita? Prova a mangiare come i centenari", si legge ancora sull'articolo.
Secondo lo studio la dieta da sola non è l'unico fattore associato a un'elevata aspettativa di vita.
La ricerca, che riporta i risultati dello studio di Dan Buettner, l'autore del nuovo libro “The Blue Zones American Kitchen", ha dimostrato che "le persone che risiedono in comunità in cui la lunga vita è comune, di solito hanno forti legami con amici e familiari, uno scopo e una visione positiva della vita. Si impegnano in alti livelli di attività fisica e trascorrono molto tempo fuori facendo giardinaggio, coltivando o socializzando con altre persone nelle loro comunità".
Secondo Dan Buettner mentre le abitudini alimentari di questi cinque luoghi sono diverse in molti modi, essi hanno almeno quattro denominatori che sono comuni: fruire in abbondanza di legumi ogni giorno (fagioli, piselli o lenticchie); nutrirsi con una manciata di noci, pistacchi o mandorle quotidiana; il consiglio e anche di fare una colazione “da re, un pranzo da principe e una cena da povero”, consumando “almeno un pasto quotidiano in famiglia”.