SILì. Sarà effettuata oggi l'autopsia sul corpo di Chiara Carta, la ragazzina di soli 13 anni uccisa dalla mamma, Monica Vinci, lo scorso sabato a Silì (QUI LA NOTIZIA).
L'esame autoptico sarà eseguito al San Martino di Oristano dal medico legale Roberto Demontis.
Potrebbero venir fuori elementi utili per ricostruire la dinamica del brutale omicidio. Dalle prime ricostruzioni è emerso che Chiara è stata uccisa con 20 coltellate e poi strangolata con un cavetto di un carica batterie. La mamma dopo l'aggressione ha tentato il suicidio buttandosi dalla finestra e riportando un trauma cranico e una frattura al bacino. Al momento è ricoverata al San Martino di Oristano e non è in stato di fermo. La misura cautelare potrebbe essere notificata oggi.
Emergono inoltre ulteriori particolari che potrebbero chiarire il movente del delitto. Secondo quanto ha fatto sapere Filippo Cogotti, avvocato di Piero Carta, il padre di Chiara vigile urbano molto noto a Oristano, lui e la moglie erano separati da tempo. La tredicenne viveva con la madre ma nell’ultimo periodo "si era avvicinata di nuovo al padre ed era nostra intenzione ad aprile, quando sarebbero decorsi i termini per il divorzio, presentare una nuova istanza di affido”, spiega. Inoltre “Chiara al compimento dei 14 anni, il prossimo 24 marzo, avrebbe potuto esprimere la sua preferenza davanti al giudice e decidere se stare con la madre o con il padre".