TORPÈ. Due attentati al mese solo nel piccolo paese di Torpè, contro amministratori e cittadini. Ma non solo: anche rapine, intimidazioni e minacce a chiunque provasse a collaborare con le forze dell’ordine. Sono quattro gli arrestati nell’operazione dei carabinieri del Ros, partita all’alba di oggi con i colleghi del comando di Nuoro, per smantellare il gruppo neofascista che si era formato a Torpè sull’azione del movimento politico reazionario già esistente, per poi mettere le radici in Baronia con l’istituzione del cosiddetto “Fronte Legionario Sardo”, sul modello degli “indipendentisti corsi”. L’obiettivo era quello di compiere atti violenti di lotta come forma di scontro politico. E c’erano riusciti, tra il 2019 e il 2020, con atti intimidatori e volantini con proiettili destinati al sindaco di Torpè e lasciati anche nei seggi elettorali per invitare i cittadini a non votare.
Tre sono finiti in carcere e uno agli arresti domiciliari. Altri 11, presunti componenti del gruppo, sono indagati a piede libero. I decreti di perquisizione e le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip del Tribunale di Cagliari su richiesta della Procura della Repubblica.
Al vertice del movimento un soggetto definito degli investigatori “violento e pericoloso”, Ananio Manca: lui aveva dato vita alla nuova formazione politica dichiaratamente fascista, rigidamente strutturata, destinata a dotarsi di una “milizia”, di cui facevano parte secondo l’analisi operata dal Ros anche i cugini Angelo e Niccolò Sulas,
I reati contestati sono associazione finalizzata all’eversione dell’ordine democratico e ricostituzione di partito fascista. Oltre che associazione finalizzata a spaccio di stupefacenti e reati contro il patrimonio.
Dopo l’episodio dei proiettili nei volantini in periodo di elezioni i carabinieri del Ros con i colleghi di Nuoro sono riusciti a indagare a fondo e hanno inserito il grave atto in un contesto intimidatorio ancora più ampio: il movimento aveva creato nel territorio un clima di totale omertà finalizzato ad annichilire ogni forma di collaborazione con le autorità.