IGLESIAS. È stato condannato a sei anni di reclusione l'uomo ritenuto responsabile dell'incendio doloso che il 25 agosto del 2013 aveva percorso 15 ettari di territorio nelle campagne di Sant'Antioco. È stato necessario arrivare al terzo grado di giudizio per avere una condanna definitiva a sei anni di reclusione comminati il 1 dicembre 2017 dal Giudice di primo grado del Tribunale di Cagliari.
La pena è stata confermata dalla Corte di Cassazione, sezione 1ª, con sentenza del 26 ottobre 2022. La Regione, parte offesa del reato, si costituì parte civile formalizzando l’interesse già dall'udienza preliminare.
Il condannato dovrà pertanto risarcire la Regione del danno ambientale cagionato, nonché delle spese sostenute per lo spegnimento dell’incendio, il tutto liquidato in 40mila euro.
L’incendio, che interessò circa 15 ettari fra bosco, macchia mediterranea, cisteto e pascolo, fu difficile da domare: ci vollero più di 24 ore.
Le operazioni di spegnimento, coordinate dal personale del Corpo forestale, comportarono l’intervento oltre che di uomini e mezzi terrestri del sistema antincendio (volontari della Protezione civile, Vigili del Fuoco e Compagnie Barracellari) anche dei mezzi aerei regionali e di ben due Canadair.
Le indagini, svolte dal Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Iglesias e dalla Stazione forestale di Sant’Antioco, hanno assicurato alla giustizia, con prove schiaccianti, l’incendiario seriale che il 25 agosto 2013 attivò ben cinque punti d’innesco, tutti piazzati sulla strada Provinciale 76, in località di Peonia Rosa, Coaquaddus e Maladroxia dell’agro di Sant’Antioco.