CAGLIARI. “Accogliamo con estrema preoccupazione la bocciatura da parte dell’Unione Europea della procedura negoziata messa in atto dalla Regione in accordo con Enac e Ministero dei Trasporti per garantire i collegamenti da Alghero". Così il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca e la segretaria regionale Elisabetta Manca.
"La richiesta della Direzione generale Trasporti dell’Europa di effettuare adesso un nuovo bando - continuano - non solo decreterebbe la fine dei collegamenti in continuità territoriale dallo scalo algherese almeno fino alla prossima estate, danneggiando l’aeroporto, i suoi lavoratori, un intero territorio e tutto il suo tessuto economico, ma comprometterebbe definitivamente il diritto alla continuità territoriale di una parte importante della Sardegna”
“La posizione intransigente dell’Unione Europea a pochi giorni dalla chiusura della procedura negoziata rischia di pregiudicare le scelte dei vettori – affermano i due sindacalisti - per questo è assolutamente necessario il sostegno del Governo affinché si scongiuri questa preoccupante ipotesi. Superata la fase emergenziale è doverosa l’attivazione immediata di un tavolo tecnico per lavorare da subito al nuovo modello di continuità territoriale”.
Questa mattina, anche la FIT CISL è stata presente a sostegno dei lavoratori di Alghero, per seguire i lavori con Michele Palenzona e Claudia Camedda, della segreteria regionale, e nella città catalana, alla manifestazione a favore dell’aeroporto del Nord-Sardegna, con Alessandro Russu.
“Si tratta di una infrastruttura strategica -commenta quest’ultimo- il cui adeguamento e la cui crescita devono essere governati in modo organico ed armonico, con programmi puntuali delle Istituzioni e dei player economici attraverso una visione sul lungo periodo dato il ruolo che lo scalo può assumere nella rete di trasporto e nella mobilità generale, ed i suoi effetti sulle opportunità di sviluppo del territorio”. Per Russu “servono urgenti e non più rinviabili azioni politiche per garantire il diritto alla mobilità ai 350.000 abitanti del territorio, essi devono poter contare sulla esistenza e sull’utilizzo di questa importante realtà infrastrutturale, così come i 280 lavoratori diretti, i 500 lavoratori indiretti che operano attorno a questa importante infrastruttura di pubblica utilità. La “porta di ingresso” al nord ovest della Sardegna dev’essere legata a una migliore accessibilità: ad esempio il completamento della strada a 4 corsie Sassari – Alghero, il prossimo raccordo ferroviario con la linea Sassari- Alghero, i collegamenti integrati con autobus, taxi e noleggio. La Regione e il Governo nazionale devono rimuovere questo gap infrastrutturale, favorire nuove opportunità di sviluppo socio-economico anche risolvendo il problema della continuità territoriale, dell’insularità, per i motivi che l’art.3 della Costituzione richiama quale principio fondamentale:“… rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. È per questi motivi – conclude Russu - che noi della Federazione dei trasporti della CISL prendiamo una posizione forte e netta sul tema dello sviluppo aeroportuale e di tutte le infrastrutture nel territorio, del diritto alla mobilità, della salvaguardia di tutti posti di lavoro esistenti e della maggiore occupabilità per i sardi nella loro Terra”.
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