CAGLIARI. "Spero che il servizio sanitario agisca sempre più come un sistema efficiente. I problemi? Vanno affrontati e risolti. Ci vuole una sanità vicina ai territori e alle persone". Così l'assessore regionale alla Sanità Carlo Doria questa mattina alla commissione Sanità, presieduta da Antonio Mario Mundula di Fratelli d'Italia.
La commissione ha approvato oggi, con l’astensione dell’opposizione, la delibere di Giunta riguardanti i requisiti delle strutture per le cure domiciliari, le linee di indirizzo per l’assegnazione delle risorse dei fondi “non autosufficienza” e “ritornare a casa” e la ripartizione del fondo indistinto del Ssr fra le aziende sanitarie (P/225).
Il neo assessore ha chiarito che "una revisione" della rete ospedaliera è necessaria e "occorre renderla più aderente agli atti aziendali". "Ed è chiaro che alcuni di questi dovranno essere rivisitati, ha precisato Doria, con una buona dose di realismo; sappiamo che la situazione della nostra sanità non potrà che migliorare gradualmente e quindi dobbiamo ottimizzare le risorse che abbiamo, garantendo il massimo della qualità e della sicurezza".
Soffermandosi poi sul Mater Olbia, secondo l’assessore si tratta di "una struttura importante e di qualità che deve però avvicinarsi alla Sardegna e alla domanda di salute dei sardi, puntando sulla riduzione della mobilità passiva ma avviando attività davvero utili alla comunità regionale, nella stagione estiva e non solo, impegnandosi in alcune attività “di servizio” come ad esempio emorragie cerebrali traumatiche o fratture e proponendosi come “hub” per la cura ed il trattamento di determinate patologie".
Toccando il tema delle liste d’attesa, l’assessore ha sostenuto che "non si tratta tanto di risorse quanto di definire con precisione l’offerta attraverso una mappatura (già in corso) delle capacità di ogni struttura, al termine della quale potrà essere definito uno standard quantitativo e qualitativo delle prestazioni da fornire all’utenza in tempi ragionevoli".