La presentazione della nuova Giunta
CAGLIARI. "Nuova Giunta? È un semplice scambio di poltrone, ai sardi toccherà un altro anno di nulla e di fondi stanziati e tenuti fermi". A poche ore dalla diffusione dei nomi degli assessori che formeranno la nuova squadra del governatore Solinas, iniziano gli attacchi dell'opposizione in Consiglio regionale. A parlare è la consigliera regionale del Gruppo Demos, Laura Caddeo, che definisce il governo Solinas come "il peggiore della storia della Sardegna" e "dopo mesi di tira e molla, indecisioni, giochi di prestigio e promesse disattese, col favore delle tenebre il presidente Solinas è riuscito a riempire finalmente le caselle di una giunta che ha come esclusivo scopo il tirare a campare. Rilancio dell'azione di governo, migliori competenze, interesse dei sardi, efficienza e chi più ne ha più ne metta: tutte parole vuote che cercano di mascherare l'ovvio. Gli unici interessi che Solinas ha cercato di soddisfare, nella disperazione di chi dovrà cercarsi un lavoro a breve, sono quelli dei partiti della sua maggioranza".
"Questa nuova giunta regionale, nuova per modo di dire", precisa Caddeo, "perché si tratta per lo più di un semplice scambio di poltrone, non nasce perché il presidente ha finalmente capito il momento storico che stiamo attraversando e ha deciso di rispondere energicamente, anche se in articulo mortis, alle emergenze della Sardegna. Purtroppo, invece, il governo Solinas 2 risponde a una logica politica che smuova gli equilibri a favore del presidente, in modo da consentirgli una disperata ricandidatura nel 2024".
E ai sardi, attacca la consigliera, "toccherà un altro anno di nulla, di astratti proclami, di fondi stanziati e tenuti fermi pronti per essere gettati a pioggia in campagna elettorale nella speranza di riuscire a ingannare gli elettori ancora una volta. Giunti al quarto anno di una legislatura atroce, con un presidente imbonitore, possiamo soltanto continuare a fare ogni giorno un’opposizione seria e inflessibile e contare il tempo che ci separa dalle elezioni, quando finalmente la Sardegna si libererà del peggior governo regionale della sua storia e potrà iniziare a costruire un futuro di sviluppo, sostenibilità e solidarietà".