NUORO. "Prima la Lingua Blu, ora la malattia del cervo. Le nostre aziende stanno andando in rovina". Lo dichiara il presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra Leonardo Salis oggi a margine dell'assemblea organizzata per affrontare il problema: un confronto a 360 gradi su tutte le problematiche del mondo agricolo.
Il blocco della movimentazione degli animali continua a penalizzare gli allevatori sardi che dopo la lingua blu sono costretti a fare i conti con la nuova emergenza della malattia emorragica del cervo.
"I territori più danneggiati dal blocco sono il Nuorese e l’Ogliastra, il settore più colpito è infatti quello dei bovini da carne che come noto esportano fuori dalla Sardegna gran parte dei vitelli", fa sapere Coldiretti.
Il territorio che ricade nella Federazione della Coldiretti Nuoro Ogliastra conta oltre il 38 per cento del patrimonio bovino da carne, 80mila capi su 210mila totali presenti in Sardegna.
"Il comparto era appena uscito da un lunghissimo blocco dovuto alla lingua blu (con movimentazione possibile solo dopo l’esame della Pcr che oltre a rallentarne la commercializzazione aumentava i costi di 25 euro a capo) ed adesso, questo autunno, è nuovamente fermo, dapprima sempre per il sierotipo 3 della lingua blu e adesso per il nuovo virus riscontrato per la prima volta in Europa ad Arbus con un blocco della movimentazione questa volta totale, per il momento per un mese. Un salasso per le casse degli allevatori che hanno le vendite bloccate da una parte e con i costi di gestione lievitati per via dei costi dei mangimi raddoppiati”, aggiunge Salis.