CAGLIARI. Decine di studenti delle superiori e universitari sono scesi in piazza stamattina Cagliari in un sit-in di protesta per rivendicare "la partecipazione alle dinamiche politiche che gestiscono l’istruzione e la cultura".
I giovani nel capoluogo si sono dati appuntamento stamattina alle 9,30 in piazza Falcone e Borsellino per poi raggiungere a piedi il palazzo del Consiglio regionale di via Roma e hanno aderito alla mobilitazione nazionale studentesca in programma oggi in diverse piazze del Paese.
"La mobilitazione è stata indetta dal sindacato studentesco Uds, gestito da studenti delle scuole superiori, a cui si sono uniti, ritrovando una causa comune, gli studenti universitari. Nello specifico aderiscono coloro che dopo il crollo dell’aula Vardabasso hanno portato avanti la protesta sotto il rettorato, per poi riunirsi in assemblea e occupare per 6 giorni l’Aula Capitini, nel polo Sa Duchessa.
Gli universitari chiedono un’Università pubblica effettiva, che garantisca il diritto allo studio e la dignità, non solo degli studenti, ma di tutti gli abitanti d’ateneo.
È lunga la lista dei problemi che affliggono l’istruzione universitaria, tra cui quelli citati nella piattaforma rivendicativa redatta dagli occupanti dell’Aula Capitini:
⁃ L’edilizia
⁃ La trasparenza, i protocolli sicurezza e la gestione fondi
⁃ La carenza di aule e spazi universitari e la disorganizzazione di quelli presenti
⁃ Il diritto allo studio particolarmente precario nella gestione delle borse di studio e dei posti alloggio
⁃ Il pagamento di tasse proibitive ingiustificate, vista la mancata erogazione dei servizi
Il mancato ascolto da parte delle istituzioni fa riunire, questa volta sotto la Regione, studenti di vari gradi, riconoscendo, al di là delle specifiche situazioni, un problema strutturale che è il frutto di decenni di tagli all’istruzione e di politiche su misura di aziende, che non mettono al centro il diritto allo studio e gli interessi degli studenti", scrivono su una nota.