TORPÈ. “L’assessora regionale dell’Industria, Anita Pili, si è resa ancora una volta disponibile a mediare tra Comune di Torpè e azienda costruttrice dell’impianto di stoccaggio del gas, Medea-Italgas, per individuare una nuova localizzazione dove realizzare il deposito, che andrà a rifornire le utenze del nostro paese. L’esponente della Giunta, su nostro invito, ha scritto infatti nota formale alla società affinché si possa fissare a breve un primo tavolo tecnico”.
Lo ha detto il sindaco di Torpè, Martino Sanna, all’uscita della riunione che si è tenuta nella tarda mattinata di oggi a Cagliari con l’Assessora Pili: secondo incontro nel giro di pochi giorni. Un primo tavolo ufficiale a tre (Comune, Medea-Italgas e Regione) quindi per affrontare il tema della ricollocazione del deposito progettato in località Istrumpadoglios. “Ci tengo a precisare – ha proseguito il primo cittadino – che finora non si è mai tenuto un incontro a tre con la preziosa mediazione della Regione.
Per questo smentisco presunte ricostruzioni, fatte oggi da qualche organo di stampa, su disponibilità manifestate dal Comune in merito a eventuali punti su cui l’amministrazione comunale sarebbe disposta a trattare. Come già ribadito in più occasioni, le uniche cose che possiamo dire prima di confronti ufficiali riguardano la nostra disponibilità a individuare, e in qualche caso lo abbiamo già fatto, diverse aree da proporre alla società come sito alternativo a Istrumpadoglios. Sito che siamo inoltre pronti ad acquistare così da ridurre l’esposizione finanziaria dell’impresa di distribuzione energetica e che saremo ben lieti di riconsegnare a Torpè come spazio destinato alla socialità dei nostri concittadini”. Martino Sanna è quindi tornato su un punto: “Siamo favorevoli all’arrivo del gas nel nostro paese, ma siamo contrari alla realizzazione dell’impianto a poca distanza dalle civili abitazioni. Oggi più che mai – ha proseguito – non possiamo permetterci passi a vuoto o corse in solitaria e non condivise. Abbiamo necessità di intervenire con tutti gli strumenti normativi, e purtroppo non sono tanti, di cui dispongono un sindaco e una piccola amministrazione comunale con l’unico obiettivo di evitare fratture che potrebbero minare la serenità e l’ordine pubblico di Torpè”.