CAGLIARI. “La Regione a rotoli? Solo chiacchiere. Oggi i sardi possono essere orgogliosi perché è l’Isola è prima in Italia e addirittura più virtuosa dello Stato italiano nella tenuta dei propri conti”.
Lo ha detto il presidente della Regione Christian Solinas commentando i risultati della recente revisione dell’agenzia internazionale di rating, Fitch, che ha confermato per la Sardegna una posizione di rating superiore rispetto a quella dello Stato italiano nel suo complesso.
Disavanzato della Regione azzerato, contributo alla finanza pubblica ridotto di 380 milioni l’anno , tempestività dei pagamenti alle imprese e un miliardo e mezzo di risorse spendibili per investimenti fino al 2033. Sono alcuni degli elementi considerati.
È stato azzerato il disavanzo della Regione: nel 2018 il debito era pari a 888 milioni di euro (comprendeva anche il disavanzo della sanità). Con il rendiconto del 2021, il miglioramento complessivo di circa 279 milioni rispetto al disavanzo del 2020 ha consentito di ripianare interamente in anticipo quel risultato negativo.
Poi i contributi alla finanza pubblica: gli accordi sanciti nel corso della Legislatura con il governo hanno portato alla riduzione di 380 milioni l’anno del contributo alla finanza pubblica. Lo stesso accordo assegnava dallo stesso anno alla nostra Isola i primi 66 milioni a compensazione dei maggiori oneri sostenuti sulla base della condizione di insularità, che sono diventati 100 milioni all’anno a regime, sempre come acconto, dal 2022, fino a nuova intesa.
Le risorse annue disponibili per la Regione ammontano quindi a 480 milioni.
Tra gli elementi ci sono anche le risorse per la lotta allo spopolamento, che ammontano a 255 milioni di euro nel triennio, di cui 42 quest’anno e 95 nel 2023. La Sardegna, stando ai dati, è stata la regione che ha investito maggiori risorse proprie per fronteggiare gli effetti della crisi, ma anche quella che per la prima volta ha investito risorse certe contro lo spopolamento.