CAGLIARI. Tante chiacchiere, acconti esigui e una busta chiusa che doveva essere piena di contanti e invece era appesantita da blocknotes. Sono gli ingredienti di una serie di truffe per un valore complessivo di 65mila euro che una trentottenne cagliaritana, ora individuata e denunciata dalla squadra Mobile, ha messo a segno ai danni di un anziano gioielliere nel mese di agosto.
Il raggiro ha avuto inizio lo scorso 5 agosto. La truffatrice si è presentata in negozio e ha carpito la fiducia del negoziante durante lunghe chiacchierate, facendo credere al titolare di avere grosse disponibilità economiche. Per dimostrarlo aveva iniziato a pagare i preziosi con diversi acconti in contanti e il commerciante si era fidato. Gli acconti erano sempre molto esigui rispetto al valore dei preziosi che di volta in volta si faceva consegnare.
In più occasioni la donna si era mostrata disponibile a pagare attraverso il bancomat, ma poi le operazioni non venivano portate a termine, con la scusa che il plafond mensile era stato superato. La donna diceva di fare acquisti anche in nome di una facoltosa zia.
Il gioielliere ha scoperto di essere stato raggirato quando, il 24 agosto scorso, la donna si è presentata nel negozio per acquistare altri gioielli e ha lasciato al commerciante una busta sigillata, a suo dire piena di denaro. Si era poi allontanata con l’impegno d ritornare a breve per contare i soldi insieme al gioielliere. Nel mentre sarebbe andata dalla zia a prendere altro denaro, per saldare la merce sino ad allora acquistata per suo conto.
Non vedendola tornare, il gioielliere, insospettito, ha aperto la busta, che però era piena solo di piccoli bloc notes. Il negoziante a questo punto ha chiamato la Polizia.
Gli agenti della Sezione reati contro il patrimonio della Mobile sono riusciti a identificare la truffatrice grazie alla descrizione del negoziante e ad alcuni appostamenti all’interno del negozio, durante i quali la donna è stata vista mentre osservava le vetrine.
Nel corso di una perquisizione a casa della trentottenne, la Polizia ha ritrovato parte dei gioielli sottratti. Un’altra parte è stata rinvenuta all’interno di due Compro Oro di Cagliari. Il titolare di uno di questi è stato denunciato per ricettazione. Infatti, non aveva registrato i preziosi che la donna aveva depositato in cambio di denaro.
Il Compro Oro adesso rischia la revoca della licenza da parte del Questore di Cagliari.