CAGLIARI. Temperatura atmosferica dieci gradi sopra le medie del periodo. Quelle del mare che vanno oltre di cinque. Ondate di calore continue. Così da mesi, in Sardegna. E se c'è chi se la cava con una sudata, ci sono anche risvolti drammatici: stando a un report del ministero della Salute appena pubblicato la mortalità tra gli over 65 a causa del caldo, a Cagliari, è del 51% superiore rispetto alle aspettative.

Le tabelle sono inequivocabili: i servizi sanitari del capoluogo dell'Isola nella prima metà di luglio, ultimo periodo monitorato, hanno registrato un preoccupante aumento dei decessi che lo piazzano al quarto posto per incremento rispetto alle attese. Peggio solo Latina (+72%), seguita da Bari (+56%) e Viterbo (+52%). Le vittime sono state 65, rispetto alle 43 che erano state messe nel conto sulla base degli studi statistici.
Nello studio del piano operativo nazionale di protezione civile si legge che “questa prima analisi” rilasciata “evidenzia che le elevate temperature e le ondate di calore che hanno interessato il nostro paese nel mese di Giugno e nelle prime 2 settimane di luglio sono state associate ad un incremento di mortalità, soprattutto nelle regioni del centro sud maggiormente interessate per intensità e durata del fenomeno”
Nel documento si legge anche che “in assenza di interventi di riduzione delle emissioni, il riscaldamento globale potrebbe superare i 2°C a metà secolo, con una concomitanza di effetti che andranno dall’aumento delle temperature estreme, della siccità e degli incendi, alla diminuzione del manto nevoso e della velocità del vento, oltre all’incremento medio del livello del mare”. Si chiama riscaldamento globale. E uccide anche direttamente.