CAGLIARI. Rischia di ritorcersi contro i proprietari (incolpevoli) delle aree il procedimento di bonifica dell'ex campo rom sulla Statale 554, che era stato sgomberato a seguito di una lunga serie di incendi che per anni hanno appestato l'aria di Mulinu Becciu e Su Planu.
Il sequestro era stato disposto dalla procura nel 2016. Da allora baracche e roulotte sono scomparse, ma è rimasto l'inquinamento: con i roghi accesi per prelevare il rame da rifiuti di qualunque tipo, i rom avevano avvelenato ampie zone di terreno, con diossine e altri metalli pesanti.
Ora è in corso l'iter per procedere con il piano di caratterizzazione, propedeutico alla bonifica. Pagheranno solo i responsabili? Stando a una recente determinazione del servizio Igiene del suolo del Comune no.
Solo il piano di caratterizzazione, che serve per capire che sostanze e in quali quantità causano l'inquinamento, costerà 190mila euro. Nel budget ci sono anche i soldi per la pubblicazione su L'Unione Sarda dell'avviso di firma dell'ordinanza finalizzata alla pulizia dei rifiuti.
Questo succede perché "sulla base delle informazioni acquisite e richiamate nella relazione istruttoria redatta dal Comune, sono stati individuati i soggetti asseritamente responsabili degli illeciti, nonché i proprietari delle aree interessate dai medesimi, i quali potrebbero essere chiamati a rispondere in solido con i responsabili, ovvero potrebbero comunque essere interessati a partecipare al procedimento in quanto gli interventi di ripristino eventualmente eseguiti d’ufficio giustificheranno azioni di rivalsa nei confronti dei responsabili e dei proprietari",
Quindi "in forza dell’elevato numero di soggetti coinvolti e delle difficoltà nel reperire gli indirizzi di tutti i proprietari, la comunicazione può essere notificata" anche mediante la pubblicazione sul quotidiano.
Insomma: siccome sarà difficile scovare dove si sono trasferiti i responsabili, dopo l'avvio della procedura, le spese potrebbero ricadere sui proprietario delle aree.