CAGLIARI. Piccola grande vittoria per i genitori dei piccoli pazienti oncologici che pochi giorni fa si sono rivolti ai carabinieri per assicurarsi che i loro bambini potessero ricevere le cure previste dalla terapia al Microcitemico.
Questa mattina, insieme all’Asgop (associazione sarda genitori oncoematologia pediatrica)sono stati invitati in audizione davanti alla commissione sanità del consiglio regionale. Hanno spiegato le sofferenze e i disservizi che sono costretti a vivere giorno dopo giorno, da quando, circa due anni fa, è avvenuto lo scorporo del microcitemico dal Brotzu. Il grande risultato, almeno a parole, è stato quello di ottenere la promessa di ridiscutere in consiglio l’articolo 18, cioè quello che riguarda lo scorporo del Microcitemico. Con un possibile passo indietro“. Anche oggi Samuele è rimasto a digiuno per oltre 14 ore in attesa di cura”, spiega la Ziccheddu, “per noi tornare a far parte del Brotzu significherebbe avere un’intera equipe a disposizione, pertanto si tratta di una grande vittoria”.
Oggi i genitori dei bambini che seguono le terapie al Microcitemico si rivolgono ai consiglieri regionali. Già dalla settimana prossima si potrebbe riunire il consiglio, ma serve l’unanimità. “Speriamo che possano partecipare tutti”, precisa la Zoccheddu.