CAGLIARI. Alessandro Giordano, 41 anni, di Assemini. Prestava servizio alla guida delle ambulanze del 118 nel Cagliaritano e abita ancora con i genitori. Ha un nome, un cognome e un volto il presunto incendiario considerato responsabile di almeno due di sei incendi scoppiati lo scorso 28 giungo fra i territori di Assemini, Uta e Decimomannu.
La sua, stando alla ricostruzione degli inquirenti che oggi lo hanno arrestato, sarebbe stata un'azione organizzata, scoperta soprattutto grazie all'aiuto di alcuni testimoni che hanno fornito indicazioni utili alla sua individuazione immediata.

Il giorno del fuoco al lavoro sui primi roghi c'erano Corpo Forestale, vigili del fuoco, operai di Forestas e volontari. Si era anche alzato un elicottero in volo. I roghi sono divampati uno dopo l'altro.
Il fronte peggiore era in zona Grogastu: era arrivato a lambire le saline di Conti Vecchi e aveva coinvolti alcuni rimboschimenti.
Tra le varie segnalazioni al 1515, ne è arrivata una da una coppia di cittadini. Erano in località Terramaini, territorio di Decimomannu, vicino alla 130. Avevano appena notato un uomo che era scappato dopo aver appiccato le fiamme. Hanno anche fornito la targa del fuoristrada usato per la fuga. Lo stesso veicolo che alcuni volontari di Capoterra, impegnati a Grogastu, hanno notato uscire a forte velocità da una strada di penetrazione rurale, dove era appena partito un altro fronte.
Immediata la chiamata alla Forestale. I ranger hanno individuato e fermato il fuoristrada. Il quarantunenne aveva accendini e diavolina.
Ha provato a sostenere che sì, lui era nella zona dove è partito il fuoco. Ma c'era solo perché si era fermato a fare pipì, con una sigaretta accesa. E in un altro punto "incriminato" si era fermato, ma solo per guardare un film in auto. Per poi allontanarsi alla vista dell'incendio. Ha detto che quella giornata un po' strana era motivata da una discussione con la fidanzata. Intanto, già identificato, ha risposto a una chiamata: lo cercavano i genitori, visto che i Forestali erano arrivati a casa sua.
Il Pm Andrea Vacca, viste le prove raccolte, ha chiesto l'arresto, concesso dal Gip Michele Contini. Per l'incendiario sono scattati i domiciliari. Non è ancora stato fissato l'interrogatorio di garanzia, che potrebbe tenersi giovedì. I legali di Giordano, Pierandrea Setzu e Renato Lai, attendono di visionare l'intero incartamento per decidere quale sarà la strategia difensiva.