SASSARI. “Se un bambino dovesse presentare problemi gravi e urgenti e giungere all'ospedale di Sassari durante le ore notturne, i medici non potrebbero intervenire, ma sarebbero costretti a procedere al trasferimento al Brotzu di Cagliari, in elisoccorso o con l'ambulanza. Se invece dovesse arrivare durante il giorno, potrebbe essere soltanto visitato e poi mandato nel capoluogo per sottoporsi a un eventuale intervento".
La denuncia è della consigliera regionale del M5s Desirè Manca, reduce da un sopralluogo in ospedale. La pentastellata parla di "terribili conseguenze della chiusura del reparto di Chirurgia Pediatrica dell'Aou di Sassari, dove, da dieci giorni l'attività è sospesa perché il personale medico è letteralmente dimezzato".
I più piccoli per la Manca sarebbero quindi "costretti ai viaggi della speranza e al pernottamento in un'altra città, dove, ovviamente dovranno essere accompagnati dalla famiglia, che dovrà sostenere le spese necessarie e gli enormi evidenti disagi connessi. Senza dimenticare che la Regione, per questi casi, non prevede alcun tipo di rimborso, nonostante si verifichi sempre più spesso che i pazienti debbano fare centinaia di chilometri per potersi curare”.
“Per garantire la riapertura del reparto - spiega Desirè Manca – sarebbe sufficiente poter disporre di sei dirigenti medici più un primario, mentre attualmente i medici disponibili sono solo tre, di cui solo uno potrebbe fare il turno notturno. In tutta la Sardegna i reparti di Chirurgia Pediatrica sono solo due, uno all'Aou di Sassari e uno al Brotzu di Cagliari, dove invece i dirigenti medici sono attualmente otto”.