CAGLIARI. “Praticamente”, diceva per intercalare. Quando indossava la cravatta, la teneva storta. Era stato forte sulle piste di atletica in gioventù e un big della politica sarda per tutta la vita. La Sardegna si prepara a dare l'ultimo saluto a Giorgio Oppi, morto a 82 anni nel reparto di Rianimazione del Brotzu di Cagliari, dove era ricoverato da alcune settimane. Era arrivato dal Santissima Trinità, dove era stato portato a giugno per complicanze legate a una pancreatite. Poi le sue condizioni si sono aggravate ed era stato deciso il trasferimento in piazzale Ricchi. Qui gli alti e bassi, fino al tracollo di alcuni giorni fa. E questa mattina il cuore di colui che è stato definito il vecchio leone della politica ha smesso di battere.
In consiglio regionale, sua seconda casa, dalle 19 di ieri è stata allestita la camera ardente. Dalle 8,30 di oggi sarà possibile visitarla. E in serata, alle 16,30, sono fissati i funerali, che verranno celebrati nella Basilica di Bonaria.
Una vita ai vertici della politica, quella di Oppi. Iniziata nel 1979 all'ombra dello scudocrociato. Il partito ha cambiato nome, Oppi è sempre rimasto democristiano. Faceva puntate in Parlamento, il politico di Iglesias, ma è sempre tornato nell'aula del consiglio regionale, dove la faceva da padrone, nelle vesti di consigliere o di assessore.
Governava la sanità a distanza, chiunque sedesse in assessorato. Era il suo feudo. Conosceva i meccanismi, i sottili rituali d'aula. Li spiegava ai nuovi entrati. O glieli sbatteva in faccia quando decideva che il banco dovesse saltare. E' stato Oppi, nell'ultimo periodo di attività, a far traballare, dal centro, la tenuta della maggioranza di Christian Solinas. Ma anche il governatore è un politico scafato. E oggi saluta Oppi come “Un uomo al quale mi legava un'antica, profonda amicizia, un interlocutore e un alleato leale, autorevole, di grandissima esperienza, alla quale, fin dai miei primi passi nella politica, ho guardato con stima e amicizia”.
La pioggia di attestati di stima e di cordoglio è stata continua, con note ufficiali e con post sui social. Dove chi lo conosceva ha raccontato aneddoti sul leone bianco. Domani tutti saranno a Bonaria, per l'ultimo saluto.