CAGLIARI. Fioccano le polemiche contro il party di sabato al Poetto di Cagliari. Musica, un palco, almeno mille persone che ballano. Questo mostrano le immagini che circolano sui social ancora in queste ore. C’era un evento su Facebook: appuntamento alla settima fermata dalle 18 alle 2. E solo lì i numeri mostrano 1045 utenti interessati o che avrebbero partecipato. Detto fatto. I ragazzi, soprattutto giovani e giovanissimi, si sono ritrovati a ballare al “We love poetto- Beach festival free entry” (questo il nome del festival). Oggi non è dato sapere in quali condizioni fosse quel tratto di spiaggia ieri mattina, ma certo è che l’iniziativa non è piaciuta a molti. “È una fonte di attrattiva e afflusso di centinaia e migliaia di persone”, dice Stefano Deliperi, presidente regionale del Grig (gruppo d’intervento giuridico), “si sta cercando anche di creare un sistema dunale originale, e certamente non è ideale anche per la marea di rifiuti che purtroppo ci sono. Poi non possiamo lamentarci del fatto che la spiaggia sia sporca, bisognerebbe cercare di programmare queste cose in modo da svolgere anche iniziative di sensibilizzazione nei confronti di chi le vuole organizzare”. Sulla stessa linea Italia Nostra. “È giusto che il divertimento ci sia”, precisa il presidente Graziano Bullegas, “ma devono esserci i luoghi deputati. La presenza di folle di questo tipo come anche quella avvenuta al Jova Beach Party, impoveriscono i siti. Per questo abbiamo espresso forte contrarietà”. Tanto che l’associazione nazionale, appena lo scorso 11 luglio, ha inviato una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Chiedendogli di intervenire perché tali eventi sono meccanismi che offendono e degradano, il nostro patrimonio pubblico non è e non deve essere usa e getta”. Tra le locandine del festival del Poetto è spuntato anche il logo del Comune di Cagliari, e oggi la minoranza in consiglio comunale si chiede come abbia fatto l’amministrazione a concedere l’autorizzazione e anche il patrocinio. “Sono rimasta molto colpita dalle immagini”, spiega la consigliera dei Progressisti Francesca Ghirra, “erano anni che non si vedevano al Poetto manifestazioni di questo tipo proprio perché il comune non ha più dato le autorizzazioni con lo scopo di tutelare il sistema spiaggia e il sistema dunale. Mi stupisce il patrocinio del Comune, non coerente con le politiche che dice di voler mettere in atto per tutelare la spiaggia ed evitare che si creino ulteriori danni”. Per questo la Ghirra spera che “Ci sia maggior controllo per il futuro e mi chiedo come sia stato davvero possibile ottenere le autorizzazioni per una manifestazione di questo tipo.”