MONASTIR. Pascolo e aree che erano state fatte rinascere con il rimboschimento. Centocinquanta ettari, inceneriti, dal grosso incendio divampato ieri pomeriggio in territorio di Monastir, per dirigersi verso Ussana e Sestu. Il bilancio è ancora provvisorio e le indagini sulle cause hanno mosso solo i primi passi.
Ma i primi rilievi fanno parlare del più grosso rogo scoppiato nel Sud Sardegna dall'inizio della stagione. Distrutto per sempre il bosco delle roverelle, che sorgeva sul versante del monte Zara.
La densa colonna di fumo grigio è stata a lungo visibile a decine di chilometri di distanza. Per domare le fiamme, alimentate da deboli correnti di maestrale, è stato necessario l'intervento di due elicotteri, del biturbina della Regione e di un canadair, che dall'alto hanno supportato il lavoro delle squadre a terra, composte da Corpo forestale, protezione civile e vigili del fuoco.