SETTIMO SAN PIETRO. La Procura indaga sulla morte di Giovanni Lianas, 40 anni, di Settimo San Pietro, avvenuta in modo improvviso lo scorso 19 luglio. L'ipotesi al vaglio del pm Danilo Tronci, che ha agito sulla base di un esposto dei familiari, è l'omicidio colposo. Il fascicolo è stato aperto contro ignoti: un passo necessario per disporre l'autopsia, utile per cercare di capire come e perché il cuore di Lianas si sia fermato. L'incarico per gli esami verrà assegnato domani, in quello che sarebbe stato il giorno del quarantunesimo compleanno della vittima.
Lianas, che risiedeva a Settimo San Pietro e lavorava all’Entusa srl, era rimasto coinvolto in un brutto incidente stradale con la sua moto, sulla Statale 195 Sulcitana, lo scorso 25 maggio.
Aveva riportato, in particolare, un serio trauma toracico, con fratture costali multiple, e soprattutto la frattura del bacino.
Era rimasto ricoverato per sei giorni, fino al 30 maggio, all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove i medici non avevano ravvisato la necessità di procedere con un immediato intervento chirurgico e lo avevano dimesso, con la prescrizione di osservare riposo assoluto per trenta giorni e di continuare ad assumere a domicilio determinati farmaci (era stato trattato con terapia infusionale, antibiotica e antalgica): indicazioni puntualmente seguite dal paziente, che poi si era anche presentato per le varie visite fisiatriche e ortopediche di controllo che gli erano state fissate, e finalizzate anche all’avvio dei trattamenti riabilitativi per recuperare l’articolarità dell’anca, del ginocchio sinistro.
Il peggio, dunque, pareva passato, ma il 19 luglio Lianas è stato colto mentre si trovava nella sua abitazione da un improvviso malore, che gli è stato fatale. Distrutti dal dolore, la moglie, gli anziani genitori e il fratello fin da subito non sono riusciti a capacitarsi dell’accaduto, anche per la giovane età del loro caro e perché Lianas non aveva mai sofferto di particolari patologie. Di qui il dubbio che il decesso possa essere in qualche modo collegato ai postumi dell’incidente stradale, com’è ben noto le tromboembolie sono complicanze tutt’altro che rare in caso di fratture, e anche la volontà di verificare se le cure a cui era stato sottoposto siano state adeguate, con particolare riferimento alla profilassi anticoagulante.
I suoi congiunti, per essere assistiti, attraverso l’Area manager Sardegna e responsabile della sede di Cagliari, Michele Baldinu, si sono quindi affidati a Studio3A-Valore Spa ed è stata presentata una denuncia querela, chiedendo all’autorità giudiziaria di accertare le cause della morte del loro caro e di verificare eventuali profili di responsabilità da parte di terzi.
Richiesta ritenuta meritevole di accoglimento da parte della Procura di Cagliari, che ha subito aperto un fascicolo e disposto l’autopsia, da cui i familiari di Giovanni Lianas si aspettano le prime risposte.
- Enrico Fresu
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