CAGLIARI. Contagi, tanti. Ricoveri, pochi. E tantissime guarigioni. La rappresentazione della situazione epidemiologica in Sardegna ormai è falsata da un elevatissimo numero di tamponi fai da te: chi li utilizza, e risulta positivo, spesso evita di comunicarlo alle autorità sanitarie perché, asintomatico, vuole evitare l'isolamento domiciliare. Distorsioni di un periodo nel quale il virus non fa più paura.
Restano comunque i numeri ufficiali per avere un quadro abbastanza fedele. E quei dati dicono che nell'Isola ieri, 20 luglio, si è registrato il record di negativizzazioni da quando il coronavirus ha iniziato a circolare da questa parte del Tirreno: le schede delle Asl dicono che hanno superato il contagio 4134 sardi. Mai così tanti. Il 21 giugno ne risultano oltre 9mila, ma il numero era il risultato di un riallineamento di informazioni non caricate nei giorni precedenti.
Il record è stato raggiunto nel giorno in cui si sono registrare 2659 nuove positività ed è diminuito il numero dei pazienti ricoverati, che negli ultimi giorni sta viaggiando con un trend in costante ribasso. A luglio in Sardegna quindi il virus circola, ma non fa male.