CAGLIARI. Dalle terre bruciate al palazzo del Consiglio regionale. Il mondo dell’associazionismo e volontariato, che tutti i giorni combatte in prima linea contro il fuoco che attraversa l’Isola, oggi ha deciso di far sentire la propria voce.
Non è piaciuto il bando rivolto ai privati che la Regione ha deciso di pubblicare per presidiare le strade a caccia di focolai. E non sono neanche bastate le parole del presidente Solinas che ha annunciato una revoca. Gli uomini dell’antincendio chiedono che l'appalto venga stralciato, e vogliono i 3 milioni di euro che mancano all’appello.
“Sono quelli approvati in finanziaria per il potenziamento di tutte le strutture operative”, dice Emilio Garau, presidente regionale volontariato Protezione civile, “sono importanti per chi ha problemi con i mezzi e di varia natura. Se vogliamo fare pattugliamenti ci sono 126 associazioni che svolgono l’attività insieme anche a Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia”.
Dello stesso parere Angelo Sanna segretario Conf.Ba.R. Alghero: "Destinare questi soldi a un privato, quando centinaia di compagnie rimangono senza finanziamenti e con mezzi vecchi, è una pura follia. Siamo arrivati appena a metà luglio e basta vedere il paesaggio costellato di aree bruciate: la dice lunga su quale estate ci aspetta”.
Ma i finanziamenti servirebbero anche per avere un’Isola più sicura sul fronte incendi. “I barracelli, a differenza di tanti altri, garantiscono il servizio h 24”, aggiunge Riccardo Paddeu, capitano sindacato autonomo barracelli di Alghero. E la traccia sulle pagine web della Regione fa pensare ai barracelli che quel bando sia ancora valido.
“Siamo qui per accertarci che venga cancellato e non diventi più operativo”, spiega Giuseppe Vargiu presidente unione barracelli, “i tempi sono ristretti, non possiamo perdere tempo ad aspettare”.