CAGLIARI. Reati commessi mentre alla Camera di Commercio, tra il 2014 e il 2017, vigeva un “clima di terrore”, secondo il pm Giangiacomo Pilia, che questa mattina ha chiesto 12 anni di carcere per l'ex segretario generale Luca Camurri, 8 per l'ex presidente e ex leader di Confcommercio Giancarlo Deidda e 3 per la ex funzionaria Simonetta Oddo Casano. Le accuse, a vario titolo, sono di peculato, abuso d'ufficio, falso, danneggiamento, omessa denuncia di reato e diffamazione.
La requisitoria del magistrato è arrivata dopo una lunga inchiesta, basata su una imponente mole di documenti e testimonianze, alla quale è seguita una lunga serie di deposizioni di dipendenti e ex dipendenti che hanno ricostruito una presunta sistematica violazione delle leggi da parte di chi a lungo ha governato l'ente camerale, prima della rivolta delle associazioni di categoria e della fine della tempestosa era Deidda.
Agli imputati, difesi dagli avvocati Patrizio Rovelli, Gianluca Aste e Rita Dedola, vengono contestati un uso personale delle auto di servizio, le vessazioni su dipendenti che rifiutavano di allinearsi, i provvedimenti disciplinari di chi pretendeva la regolarità delle procedure, la creazione di documenti falsi, gli attacchi continui ad alcuni dipendenti. Una volta era stato necessario l'arrivo di un'ambulanza per soccorrere una di loro. Deidda, in un momento di furia, aveva anche divelto una parte di una porta a calci.
Ora sono arrivate le richieste di condanna, mentre l'ex presidente è stato già colpito da un verdetto della Corte dei Conti per l'acquisto di un palazzo rimasto poi inutilizzato: deve restituire centinaia di migliaia di euro.
Prossima udienza il 20 ottobre, quando parleranno gli avvocati di parte civile e quelli della difesa. Ultimo atto, la sentenza, su una vicenda che aveva sconvolto il mondo imprenditoriale cagliaritano.