NUORO. Facevano carte false, leggasi fatture, per incassare oltre due milioni di euro di fondi del Programma di sviluppo rurale 2014-2020: la Guardia di Finanza di Nuoro, su mandato della Procura europea, ha scoperto la maxi truffa messa a segno da 15 imprenditori agricoli: attraverso una fitta rete di reciproci e falsi supporti documentali (fatture fiscali per operazioni inesistenti), certificavano spese inesistenti e sono così riusciti ad ottenere un contributo in misura maggiore rispetto a quello che spettava, per un ammontare di oltre 2.017.000 euro.
Gli indagati sono stati segnalati alla Procura Europea con sede in Lussemburgo (European Public Prosecutor’s Office): è la prima volta che succede in Sardegna.
Al termine delle indagini, il Tribunale di Nuoro su proposta della Procura Europea ha autorizzato l’esecuzione di misure cautelari patrimoniali nei confronti degli indagati, per un valore di oltre 2.131.000 euro: nella somma sono compresi anche i 118.000 euro del “compenso” di un professionista del settore agrario, che ha ideato il sistema fraudolento e messo in relazione i vari soggetti.