CAGLIARI. Motori spenti, turisti a terra. Succede da 48 ore a Cagliari, e i protagonisti sono i tassisti che hanno deciso di aderire alla manifestazione nazionale. Una protesta si è tenuta all’aeroporto di Cagliari, poi le auto bianche si sono spostate sotto il Consiglio Regionale. Gli autisti puntano il dito contro l’articolo 10 del ddl concorrenza. Il timore è la liberalizzazione selvaggia del settore.
“Se per esempio una corsa costa 50 euro, prezzo imposto da una convenzione magari con il comune, può arrivare a costare anche il triplo con la liberalizzazione del mercato”, spiega Riccardo Mascia, uno dei rappresentanti dei tassisti che hanno partecipato alla protesta e incontrato la classe politica.
Dopo i due sit-in, con poco preavviso, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais insieme ai capigruppo del palazzo di via Roma, ha incontrato i rappresentanti dei tassisti. “Abbiamo ricevuto solidarietà unanime da parte di tutte le forze politiche”, precisa Mascia, “il Consiglio si dovrà riunire la settimana prossima per redare un documento”.