CAGLIARI. Le auto inghiottite in un tunnel con l'asfalto a meno 7,5 metri. Quelle che arrivano da via Riva di Ponente, con via Molo di Sant'Agostino interrato, ma anche i veicoli in arrivo da viale Diaz. Sopra, la grande piazza sul mare alberata, che parte dalla stazione, si estende su piazza Matteotti e arriva fino a piazza Deffenu, sconfinando nelle aree dell'autorità portuale, fino al mare. Al centro, il passaggio della metro. Sul lato portici spazio riservato all'attraversamento dei bus e delle auto dei residenti della zona. E il Largo Carlo Felice trasformato in una rambla alberata, con solo due corsie carrabili al centro. Previsto anche un parcheggio sulla calata via Roma: lato mare, davanti al consiglio regionale, per capire.
Ecco come l'architetto Stefano Boeri vede la via Roma – e zone limitrofe - del futuro: così l'ha disegnata nel progetto che da qualche tempo è stato consegnato nelle mani del sindaco Paolo Truzzu: il progetto più importante dell'amministrazione di centrodestra, dettagliato in numerose tavole che a breve verranno rese pubbliche. Il contratto è stato firmato a febbraio, ma per il professionista di fama mondiale quella non è un'area sconosciuta: l'aveva già ripensata nel 2006, quando aveva lavorato con una commissione nell'ambito della riscrittura del piano regolatore del porto. Ma non se ne fece niente.
Nelle tavole proposte da Boeri c'è anche un'alternativa: lo scavo per quella che viene definita “trincea” per le auto sarebbe meno profondo, fino a 3,5 metri, e ci sarebbe una sorta di sopraelevazione del terreno, coperto di verde, a sovrastare la strada: l'opzione sarebbe meno onerosa e, pare, comporterebbe meno rischi in fase di lavorazione, quando non si sa bene cosa si potrà trovare lì sotto. Inoltre resterebbe una strada interna al porto, a due corsie, che sbucherebbe in piazza Deffenu, da un lato, e in via Molo Sant'Agostino (parte non interrata), dall'altro.
Il sindaco Paolo Truzzu nei giorni scorsi, in un'intervista a Radio X, ha annunciato che il progetto verrà svelato entro luglio. Non resta che aspettare. Ma il futuro è tracciato. Meglio, disegnato. E la firma è quella di Stefano Boeri.