CAGLIARI. I camion degli autotrasportatori sardi sono di nuovo di fronte al porto di Cagliari. Oggi riprende la loro protesta. Le ragioni sono sempre le stesse, ormai da mesi: prezzo del carburante troppo alto, così come lo sono i costi per viaggiare ma anche quelli delle materie prime. Il taglio delle accise confermato dal Governo, con lo sconto di 0,30 euro al litro, non basta. "Chiediamo che il Governo blocchi il prezzo del carburante a 1,60 euro", dice Sandro Carboni, autotrasportatore.
Stamattina sono circa cinquanta in presidio al porto del capoluogo, non solo camionisti ma anche associazioni che li sostengono.
"Stiamo costituendo A.s.r 'autotrasportatori sardi riuniti', per chiedere tre punti fondamentali: abbassamento costi nave, riduzione prezzo del gasolio e combattiamo anche per un costo minimo alla sicurezza", spiega Carboni. "Siamo pronti a stare qui ad oltranza. I costi minimi servono per non avere una concorrenza sleale", dice. "Ci dobbiamo fermare tutti, sia noi autotrasportatori che chi ci commissiona il lavoro".