CAGLIARI. Raid di ragazzini ubriachi, che prendono a calci auto e scooter facendo saltare vetri e specchietti. Veicoli e mastelli dati alle fiamme. Commercianti che trovano le vetrine dei negozi sfondate o danneggiate, a causa di tentativi di spaccata non sempre riusciti.
E nella notte tra ieri e oggi anche una rapina con pistola puntata alla testa, ai danni del titolare di un locale che stava facendo rientro a casa dopo una lunga giornata di lavoro.
Sono tutti episodi di microcriminalità avvenuti in centro a Cagliari, durante la notte. L'ultimo, l'imprenditore avvicinato da uno straniero in via Mameli, che sotto la minaccia di un'arma è stato costretto a consegnare il denaro che aveva con sé.
Poca roba, per sua fortuna, appena 19 euro, perché non aveva portato via l'incasso. Ma paura tanta, quella sì. La stessa che vivono residenti e titolari delle attività della zona.
La loro preoccupazione viene espressa da un rappresentante della categoria, anche lui titolare di attività in centro. A lanciare un appello, affinché si organizzino maggiori controlli nella Cagliari città turistica è Emanuele Frongia, presidente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna. L'alternativa alla presenza massiccia delle forze dell'ordine sarebbe il ricorso alla vigilanza privata.