CAGLIARI. “Accanto al numero dei soggetti positivi ciò che preoccupa maggiormente sono le ospedalizzazioni: ci troviamo di fronte a un incremento importante del numero dei soggetti ricoverati anche in terapia intensiva. I Paesi che hanno interrotto le restrizioni da più tempo, come la Danimarca, in questa fase hanno un importante eccesso di mortalità”.

L'analisi di Giovanni Sotgiu, epidemiologo dell'Università di Sassari, trae spunto dai dati del Covid in Sardegna. Che restano altissimi. Solo oggi quasi 1900 nuovi positivi e sei morti. Oltre un preoccupante aumento dei ricoveri in terapia intensiva: quattro nuovi ingressi e tre letti occupati in più rispetto a ieri. Gli stessi numeri della Lombardia, che ha 11,5 milioni di abitanti. La circolazione del virus torna a preoccupare anche gli ospedali: il Policlinico di Cagliari, dopo un tentativo di apertura, ha richiuso le porte ai visitatori dei ricoverati.
Intanto si va verso l'allentamento totale delle misure di prevenzione.
E il quadro deve essere analizzato. “È chiaro che di fronte a una variante così contagiosa, anche vivere in ambienti all’aperto dove però esiste un contatto molto stretto delle persone, può favorire il contagio”.
Per questo l’appello di Sotgiu è al senso di responsabilità. “L’evidenza scientifica ci dice che ci troviamo di fronte a una variante molto contagiosa con complicanze non banali come il ricovero, la malattia severa e la morte, per cui massima attenzione sotto questo punto di vista”. E il rischio è che si arrivi di nuovo a un picco di contagi. “Il numero di soggetti non vaccinati in Italia è elevato, più ci si allontana dall’ultima dose di vaccino e più l’immunità tende a indebolirsi, i soggetti anziani e immunodepressi rischiano in particolare. C’è anche l’indebolimento del sistema immunitario che può favorire il sistema dei contagi”.