CAGLIARI. Un megafono per far sentire la loro rabbia e gridare "Vergogna" sotto il Consiglio regionale. Decine di lavoratori e cittadini, stremati per i rincari, si sono messi in viaggio da diverse zone della Sardegna questa mattina per protestare sotto il palazzo di via Roma a Cagliari. Le loro attività rischiano di chiudere e la mobilitazione, dicono, non può fermarsi. Sugli striscioni la scritta "Uniti contro il caro energia e gasolio" e poi il riferimento alla zona franca, con la richiesta di interventi immediati al presidente della Regione Christian Solinas.
In tanti sono arrivati da Serramanna (artigiani e commercianti, ma anche "semplici cittadini che non riescono a sopravvivere per le bollette") e altri da Fonni. Una trentina gli allevatori del paese montano presenti alla mobilitazione: "Oggi abbiamo perso un giorno di lavoro per essere qui, ma se non ci facciamo sentire non riusciremo più ad andare avanti", denunciano, "non riusciamo ad arrivare a fine mese".