CAGLIARI. Il blocco dei porti attuato dagli autotrasportatori sta iniziando ad avere pesanti ripercussioni sulle azienda agricole della Sardegna: "Rischiano di finire a terra migliaia di imprese che da mesi stanno pagando una delle peggiori stagioni climatiche degli ultimi decenni. Carciofi, pomodori, asparagi e tanti altri frutti della terra stanno facendo marcia indietro verso le campagne dove saranno buttati perché andati a male. Centinaia di migliaia di euro di merci finiranno al macero".
L'allarme viene lanciato dai residenti regionali di Confagricoltura, Paolo Mele, di Cia, Francesco Erbì, e di Copagri, Ignazio Cirronis, che nelle ultime ore stanno raccogliendo decine e decine di segnalazioni in arrivo da diversi territori regionali.
“L’agitazione degli autotrasportatori sardi, che da alcuni giorni presidiano i porti dell’Isola con una protesta dovuta ai forti aumenti dei carburanti e condivisibile nel merito", spiegano, "sta iniziando a creare pesanti problemi al comparto agricolo regionale sia sulle merci in arrivo e sia su quelle in uscita. Gli annunciati rallentamenti dei camion stanno portando invece a dei blocchi veri e propri con i prodotti agricoli locali fermati prima dell’imbarco e rimandati indietro nelle aziende".
Una situazione di emergenza nei porti che ha portato le tre organizzazioni di categoria a inviare una lettera urgente al presidente delle Regione, Christian Solinas, affinché “sia assicurato il regolare flusso dei prodotti agroalimentari, in particolar modo quelli deperibili, e il raggiungimento quindi dei mercati di riferimento”.