ROMA. "Vediamo immagini che ci ricordano i giorni più bui della storia d'Europa. Le forze italiane che prevediamo essere impiegate dalla Nato sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni - circa 240 uomini in Lettonia, insieme a forze navali, e a velivoli in Romania. E da altre che saranno attivate su richiesta del Comando Alleato. Per queste, siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili".
Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi intervenendo alla Camera per riferire sulla posizione italiana rispetto all'invasione della Russia in Ucraina.
Il presidente ucraino "Zelensky é nascosto a Kiev, avevo un colloquio telefonico per le 9:30 ma non era più disponibile”, ha spiegato il primo ministro. Che ragiona anche sulle conseguenze delle sanzioni occidentali contro Mosca, che potrebbero portare a una riduzione dell'approvvigionamento di gas: “Forse necessario riaprire le centrali a carbone”, ha affermato.