KIEV. Sette aerei russi abbattuti nella zona di Donbass, bombe cadute a Kiev, carri armati in azione a Charkiv. Scene di una guerra scoppiata oggi. Una sirena ha risvegliato l’intera Ucraina: il sonno di chi dormiva già non età tranquillo, ma dalle parole si è passati ai fatti. Le terribili immagini dell’invasione russa in Ucraina fanno il giro del mondo. Il drammatico bilancio parla di 50 soldati russi uccisi, 40 ucraini e circa 10 civili. Questi solo i primi numeri. Sono in corso i bombardamenti da parte di tutti gli schieramenti: fuori dalle regioni separatiste del Donbass e anche in periferia di Kiev, vicino all’aeroporto internazionale.
La disperazione c’è anche in Sardegna, regione che conta una grande comunità ucraina. “La popolazione sta contattando il consolato per chiedere informazioni e aiuto per far venire i propri cari in Sardegna”, spiega Anthony Grande, console onorario per l'Ucraina in Sardegna, “c’è la possibilità che arrivino in Italia e potranno chiedere la protezione internazionale”. Il problema sono i mezzi. “Lo spazio aereo è stato chiuso, i collegamenti non ci sono, c’è un coprifuoco generale. L’invito è quello di non uscire e rifugiarsi nei bunker”. E per mostrare tutta la solidarietà al popolo ucraino, al porto di Cagliari, sabato alle 16, si terrà una manifestazione. “Invito tutti a questa manifestazione di pace”, dice Grande.