CAGLIARI. "Aiutatateci voi che sempre siete presenti cari donatori, continuate a donare, sensibilizzare e non farci sentire mai soli". Ci mette la faccia, Margherita Mandis, attivista di Thalassazione. Un volto che sembra disperato. In realtà la causa di quei lineamenti stravolti sta alle sua spalle: sacche di sangue, di cui ha bisogno per sopravvivere, attraverso trasfusioni. Solo che il sangue non c'è. E lei è quasi fortunata.
Non è disperata: "La realtà", raccontava iri, "è che con 8.9 di emoglobina (ieri, chissà oggi) fatico a tenere gli occhi aperti e ad alzarmi dal letto. Le sacche sono un po' sogliolette ma non mi lamento", aggiunge, "purtroppo però per altre persone le trasfusioni continuano a slittare".
Poi l'accusa: "Non si può vivere così nell'incertezza, dovuta si al dilagare di omicron e alla carenza cronica ormai di sangue, ma anche all'assordante silenzio di una Regione che continua ad abbandonare totalmente i suoi pazienti".
