CAGLIARI. Lunedì sera, alla Marina non c'è molto movimento. Alle 22, in uno dei pochi ristoranti aperti, mentre i clienti stanno mangiando, entrano tre algerini. Uno si siede sopra un tavolo apparecchiato, Un altro entra in cucina e cerca di distrarre lo chef. Il terzo cerca di arraffare alcune bottiglie di vino. Sono usciti a mani vuote, convinti a tornare più miti consigli.
Un episodio di tanti, che stanno preoccupando residenti, commercianti e titolari dei locali del rione che si affaccia sul porto di Cagliari e nelle zone limitrofe. Non tutti finiscono all'attenzione delle cronache. Come invece è successo per il tentato furto da Footlocker: anche lì un gruppo di algerini ha cercato di rubare merce, buttando a terra una commessa. Il responsabile è stato assicurato alla giustizia, grazie all'intervento della polizia che ha comunicato il buon esito dell'operazione.
Ma per tanti altri, furti e aggressioni, i responsabili non hanno ancora un nome. Non ce l'ha il ladro che ieri ha rubato un monopattino all'esterno dell'Antico Caffè, anche se ci sono i video che riprendono la sua azione. Senza identità, per ora, anche il ladro che ha portato via una bicicletta in via Roma, pochi giorni fa: il mezzo era del proprietario del Libarium, Danilo Argiolas. Nelle stesse ore il furgone di un corriere, in via Sonnino, è stato ripulito: portati via documenti e marsupio con i soldi.
Ieri sera una minorenne è stata palpeggiata e baciata, dopo essere stata avvicinata con la scusa di una richiesta di tabacco. In questo caso il responsabile è stato arrestato dai carabinieri, con l'accusa di violenza sessuale. nel centro di Cagliari, però, in questi giorni si respira una brutta aria. E il tema della sicurezza, che non c'è, torna con prepotenza.