CAGLIARI. Sono arrivate le bollette della luce. E le previsioni di rincaro che fino a qualche giorno venivano percepite come nefaste previsioni si sono trasformate in somme messe nero su bianco, da sborsare entro pochi giorni. Le fatture riguardano i consumi di novembre e dicembre, stimati o sulla base di letture che vengono definite reali. Il risultato è lo stesso: se non si appartiene alle categorie per le quali il governo ha previsto un intervento di mitigazione, la stangata è servita. Pesantissima: si dovrà pagare anche il doppio rispetto al bimestre precedente. E se i questo caso a pesare sono le oscillazioni stagionali, anche un confronto col periodo estivo (che il gestore dei mercati energetici indica come il più dispendioso per il ricorso ai condizionatori) non lascia scampo.
Per mitigare l'impatto degli aumenti su famiglie e imprese, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) aveva confermato l'annullamento transitorio degli oneri generali di sistema in bolletta e potenziato il bonus sociale alle famiglie in difficoltà, in base a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022, con cui il Governo ha stanziato le risorse necessarie agli interventi, con ciò consentendo di alleggerire l'impatto su 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese.
Ma non è bastato. Perché l'incremento del costo delle materie prime è andato a far schizzare alle stelle il Pun. Cosa è? Nella borsa elettrica viene negoziato ogni giorno il prezzo delle forniture di energia del giorno successivo, con un prezzo diverso ora per ora e zona per zona. Il Pun è semplicemente la media di questi valori, pesata sui volumi di energia scambiati. Basta un grafico per capire perché le bollette sono state una brutta sorpresa. Era a 47,7 euro a Mwh a gennaio del 2020. A dicembre si è attestato a 281,24. Un massacro per i consumatori.

E non è finita. Perché Arera ha comunicato che nei primi tre mesi del 2022 l’aumento delle tariffe dell’energia elettrica per la famiglia “tipo” in regime di tutela ammonta a +55%. Ciò significa che per avere una idea delle tariffe bisogna prendere i prezzi già fortemente cresciuti nel quarto trimestre 2021 e sommargli un’altra metà.